A RIMORCHIO

di Lorenzo Parolin[L8/866]

Perché niente funziona? Perché tutto va a rovescio? Com’è possibile che numerosi gruppi, anche di cristiani, tutti mossi da finalità nobili, realizzino sempre realtà fallimentari?
Te lo dico io: perché si ostinano superbamente a lavorare di cesello (di lima) su una porzione di realtà grossolana, quando dovrebbero prima sgrossarla a colpi di ascia e di scalpello come richiede la Natura .
Mi spiego meglio: le lime sono le leggi umane, le asce sono le leggi divine. Le leggi umane dovrebbero perciò venire a rimorchio di quelle divine (a commentarle, a parafrasarle, a specificarle), non in alternativa, altrimenti le grandi sculture non prenderanno mai forma.
Saggezza vuole che la Natura sia assecondata (ubbidita), in quanto le sue leggi contengono già tutte le informazioni, le direttive e le energie per guidare l’uomo alla pace, alla giustizia e alla felicità. La Natura è fatta così bene da essere preordinata a favorire ciò che è meglio per gli uomini, basta seguire le sue istruzioni. Gli uomini invece ritengono di potersi arrangiare senza l’aiuto di nessuno, di poter bastare a sé stessi.
Le leggi della Natura vanno lette, studiate, approfondite e ubbidite, non snobbate, manomesse, rifiutate o riscritte a piacere. Te li immagini degli sciocchi che non hanno il potere di rendere bianco o nero un solo capello della loro testa, a dirigere con superbia il mondo a suon di leggi da essi inventate in dissenso da quelle divine? Non lo sanno che la loro vita e quella dell’intero universo sono possibili perché a loro insaputa c’è una forza smisurata (una Legge) che sostiene le creature anche se esse fanno di tutto per svincolarsi? Guai se ci riuscissero: sarebbero perdute.
Avendo i capelli bianchi, oramai li posso contare a centinaia i singoli personaggi e le squadre di presuntuosi che si sono illusi di poter gestire il futuro del mondo senza chiedere all’autore della Vita luce per governare. E a maggior presunzione è seguìto maggior rumore nella caduta. Andare contro Natura si può, ma ha un costo spropositato.
Ovviamente, bruciato un gruppo di ambiziosi, spuntano altri volonterosi con proposte allettanti, pronti a primeggiare e a sostituirli; ma nessuno di essi ha mai i numeri per risolvere per intero i problemi : offrono solo soluzioni parziali. Bei rattoppi, non c’è che dire! Tuttavia, le loro innovazioni riguardano particolari di poco conto, sui quali magari erano scivolati e caduti i loro predecessori; per il resto sono un disastro; sono quindi votati a loro volta all’insuccesso.
Indubbiamente tutti quelli che salgono alla ribalta hanno del buono da proporre, ma non c’è Berlusconi, Monti, Letta, Renzi o Cinquestelle che tenga. Sono solo sciocchi-presuntuosi che a turno vanno al macello trascinandosi dietro gli amministrati. Lo stesso vale per gli statisti extra nazionali. Agiscono/influiscono su di un piano di livello troppo basso, mentre le decisioni che davvero contano vengono prese molto più in alto.
Che importanza può avere riuscire a farsi governare da A piuttosto che da N o da Z, quando appartengono tutti alla categoria dei menati più che dei conduttori? Nel fare il loro volere finiscono per essere lontanissimi dalla soluzione buona. Si occupano di briciole quando dovrebbero occuparsi di fette e di torte intere. Si atteggiano a manovratori di grandi mezzi meccanici di cui però non sanno o non vogliono leggere i libretti di uso e manutenzione: con la loro incapacità e la loro presunzione provocano solo grandi disastri.
Fino a che il popolo e i suoi rappresentanti non si metteranno in ginocchio per chiedere umilmente e coralmente aiuto al Creatore, non ci sono speranze di miglioramenti duraturi. Se non saranno riesumate le tavole del Sinai e se queste non saranno prese a modello per stilare le regole costituzionali degli stati, il Sistema continuerà a complicarsi, a diventare sempre più difficile da governare e a procedere verso il crollo disastroso delle moderne Torri di Babele costruite dai prepotenti di turno.
La radice del male (di tutti i mali) è sempre la stessa: l’egoismo, l’amore di sé, l’attenzione rivolta al proprio Io (a scapito di quella che si dovrebbe a Dio); è il servirsi egoisticamente delle creature anziché servire (altruisticamente-amorevolmente) le creature.
Tutto si riassume nell’egoismo, nel voler dirigere superbamente i propri passi anziché lasciarsi guidare dalle leggi del Creatore. Si insiste a voler realizzare la propria volontà in opposizione alla Volontà divina.
Poiché la perfezione c’è già, basterebbe accettarla umilmente, invece l’uomo è superbo e disubbidiente: disubbidisce a ciò che è stato studiato per il suo massimo bene, e da presuntuoso inventa dei programmi alternativi. Ma andando controcorrente, e che corrente, si vota al naufragio.
O minuscolo essere insignificante, smettila di voler raddrizzare a modo tuo le storture del mondo; tu non sei che un velleitario Don Chisciotte: sarai travolto! I giganteschi mulini a vento non si possono vincere affrontandoli frontalmente. Si possono neutralizzare solo facendo calare il vento: si fermeranno da soli!
I mulini sono le strutture prodotte dalle azioni degli uomini che si lasciano motivare dai vizi capitali: superbia, avarizia, lussuria, ira, gola, invidia, accidia.
Per nostra fortuna siamo stati visitati dal Maestro (Gesù Cristo) il quale ha insegnato al mondo che per placare il vento occorre sgonfiare/mortificare il proprio “Io” e praticare l’amore a Dio e al prossimo. Satana, invece, invita a coltivare le proprie inclinazioni naturali (animalesche) in modo che il vento si rafforzi.
È dunque questione di mezzi da usare, non di finalità; tutti infatti si propongono di redimere il mondo, di sanare le storture, di promuovere la giustizia, la pace, il benessere generale e la libertà, ma alcuni fanno affidamento esclusivamente sulle proprie forze, mentre altri sanno di essere deboli e fragili e si mettono umilmente alla scuola del Maestro.
L’evoluzione dei due gruppi, ovviamente, avviene in direzioni divergenti. Gli uni ritengono che la natura sia buona e che Dio sia misericordioso ad oltranza; gli altri invece sanno che la Natura ha subìto una ferita profonda (un trauma) e che Dio, pur amando e perdonando tutto a tutti, non può avere misericordia di quelli che hanno la presunzione di essere sani e giusti.
Il tutto equivale da un lato ad avere fede nell’uomo negando l’esistenza del male e del Maligno, e dall’altro ad avere fede in Dio e riconoscere la presenza capillare del Male.
I presuntuosi : progressisti, modernisti, filantropi, orgogliosi, autosufficienti, bastanti a sé stessi …, ignorando/snobbando Dio e legiferando/ organizzando/ programmando di testa loro, finiscono per fare esattamente ciò che Satana desidera da loro: ingarbugliare la realtà in modo da realizzare il progetto di distruggere l’uomo usando come arma l’uomo stesso.
Sì! fare la propria volontà equivale a fare quella del Demonio. Scrivere leggi umane snobbando quelle divine e poi farle rispettare ritenendole buone, provoca guai in quantità.
Nessuno ce la può fare a guidarsi con le sue sole forze, nemmeno se è amorevole, filantropo, fautore della giustizia, della pace, dell’onestà e capace di autocritica, di ravvedimento, di costanza, di lungimiranza, … L’uomo è reduce dalla rovinosa caduta originale che lo ha gravemente menomato e isolato dal Creatore. Solo Cristo è capace di salvare gli uomini, perché con la sua incarnazione è venuto a piantare un pilone al di qua del burrone, e con la passione-morte-risurrezione ha gettato un ponte verso l’altro estremo del burrone, verso l’aldilà.
La concessione della Grazia di attraversare quel ponte la concede a chiunque gliela chieda umilmente.

 

[rif. www.lorenzoparolin.it L8/866]